A partire da gennaio 2013, un venerdì al mese dalle ore 18 alle ore 19.30, si terranno degli incontri rivolti a giovani sibling (di età compresa tra i 14 e i 25 anni) presso l’Auditorium al Building 2 dell’Istituto Clinico Humanitas, in via Manzoni 56, Rozzano (Milano).
Per partecipare è necessario comunicarlo entro il 14 gennaio 2013 contattando la Stefania Cirelli tramite e-mail all’indirizzo stefania.cirelli.ariel@humanitas.it o chiamando il numero verde 800.133.431.
Ecco le date degli incontri:
• 18 gennaio
• 1 febbraio
• 1 marzo
• 12 aprile
• 17 maggio
• 14 giugno
• 13 settembre
• 11 ottobre
• 15 novembre
Il 24 novembre dalle ore 10 alle ore 12.30 presso l’Auditorium al Building 2 dell’Istituto Clinico Humanitas ci sarà un primo appuntamento di presentazione rivolto ai genitori dei partecipanti agli incontri che cominceranno nel 2013. Questo primo incontro è rivolto anche ai genitori dei ragazzi che hanno partecipato nel 2011 o a sibling adulti (dopo i 30 anni) che desiderano raccontare la propria esperienza.
Per partecipare occorre compilare la scheda di partecipazione e inviarla entro il 21 novembre 2012 tramite e-mail a fondazione.ariel@humanitas.it, oppure chiamare il numero verde gratuito 800.133.431.
La Fondazione Ariel da diverso tempo organizza incontri per fratelli di ragazzi con disabilità, per sostenerli e per permettergli di condividere con coetanei, che si trovano nella medesima situazione, i propri dubbi, preoccupazioni e paure per il presente e per il futuro.
Essere sibling comporta diverse difficoltà, in particolare può esserci il rischio di sentirsi messi da parte o di ricevere meno attenzioni da parte dei genitori rispetto al proprio fratello o sorella disabile. In realtà, secondo alcuni studi recenti, crescere con un fratello disabile permette di incrementare le proprie capacità relazionali e le proprie abilità sociali, sviluppando, ad esempio, una maggiore empatia e una maggiore tolleranza nei confronti delle altre persone.
Ogni sibling vive un’esperienza diversa rispetto ad un altro sibling, ciò è dovuto a differenti fattori culturali e sociali, come possono essere la famiglia in cui si vive, la condizione socio-economica, la città in cui si vive, le attività che si svolgono. Queste combinazioni di fattori porteranno a un’ampia varietà di esperienze, permettendo un maggiore confronto tra sibling e permettendo, inoltre, di conoscere realtà diverse dalla propria, ma con il medesimo comun denominatore: l’avere un fratello o una sorella con disabilità.
La Fondazione Ariel nasce nel 2003 e si occupa del sostegno psicologico, medico e sociale alle famiglie un cui membro sia affetto da Paralisi Cerebrale Infantile. Oltre a ciò si interessa di ricerca scientifica su questa malattia e su altre disabilità neuromotorie, ma anche di formazione specifica di volontari e di tipo medico per le famiglie.
Per altre informazioni:
Stefania Cirelli
stefania.cirelli.ariel@humanitas.it
www.fondazioneariel.it/fondazioneariel.html
Tel. 800.133.431